Lo spazio metafisico
2023

La serie fotografica Lo spazio metafisico rappresenta un’indagine intima e personale sull’interazione tra l’artista e l’architettura razionalista italiana degli anni Venti e Trenta del XX secolo.

Cresciuta in una città di fondazione, Anna Di Prospero intraprende un viaggio introspettivo attraverso un corpus di opere in cui l’essenza dell’architettura si fonde e si contrae con suggestioni metafisiche. Questa interazione tra il sé e l’ambiente si traduce in una narrazione visiva, nella quale l’autrice esplora il proprio legame emotivo con la città, instaurando un dialogo silenzioso con gli spazi circostanti. L’architettura, solitamente percepita come statica e impersonale, diviene in questo contesto elemento dinamico, al tempo stesso sfondo e interlocutore di una presenza umana che ne ridefinisce i confini percettivi.

Gli edifici ritratti costituiscono espressioni emblematiche del razionalismo italiano, portatori di una forte impronta storica e del peso ideologico dell’epoca in cui furono concepiti. L’inserimento della figura umana all’interno di questi spazi si configura come un atto di riappropriazione, un tentativo di riscrittura della memoria di luoghi un tempo associati a un potere autoritario. Se il razionalismo architettonico si distingue per la monumentalità delle strutture e la neutralità cromatica, l’irruzione del rosso introduce un elemento di rottura: una presenza vibrante che infrange la rigidità dell’ordine prestabilito. Il corpo umano, reclama il proprio spazio all’interno di un contesto progettato per negarne la centralità. Attraverso questo gesto, l’opera si configura come un atto di umanizzazione dell’architettura, un ponte tra la staticità degli edifici e la dimensione fluida e vissuta dell’esperienza reale.